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CROMATOGRAFIA


Tecniche di separazione
cromatografia In forma schematica il meccanismo di separazione dei componenti - si sfrutta la diversa affinità dei componenti del miscuglio per le due fasi cromatografiche.








Cromatografia in fase liquida La cromatografia è un metodo chimico – fisico di separazione, basato sull’ equilibrio di ripartizione dei componenti da separare, i quali sono distribuiti tra due fasi: una fissa e l’altra mobile.La prima è costituita da un solido o da un liquido opportunamente supportati (fase stazionaria); la seconda è costituita da un fluido, che contiene i componenti da separare e che percola attraverso la prima (fase mobile).La cromatografia si basa sui fenomeni fisici dell’ assorbimento e della ripartizione. All’ interfaccia di alcune coppie di fasi, ad esempio la solido-gas, può stabilirsi un gradiente di concentrazione nella fase gassosa, le cui molecole si addensano in prossimità della superficie del solido. Il fenomeno è detto adsorbimento ed è dovuto ad una particolare azione attrattiva che la fase solida esercita sulle molecole del gas, trattenendole con legami chimici secondari. L’adsorbimento è influenzato da parecchi fattori: a)Stato fisico del solido fisico adsorbente. I solidi absorbenti debbono trovarsi allo stato di grande suddivisione, in modo da presentare una massima superficie adsorbente nel minimo volume . b)struttura reticolare. I solidi adsorbenti presentano nel reticolo deformazioni localizzate in corrispondenza di atomi, le cui valenze non sono tutte saturate. Tali atomi trovano prevalentemente in superficie determinano centri di attivazione(centri attivi) che rappresentano i poli di maggior adsorbimento .Quindi, l’adsorbimento è un processo nel quale si stabiliscono dei legami tra l’adsorbente e l’adsorbato. Questi legami sono piuttosto deboli e la loro labilità è sfruttata nei processi cromatrografici. c)Struttura molecolare dell’adsorbato






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