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CROMATOGRAFIA LIQUIDA


Tecniche di separazione
Questa tecnica offre numerosi vantaggi infatti il tipo di supporto viene scelto liberamente, il tempo di esecuzione è ridotto a 20 :40 minuti, la sensibilità è notevolmente aumentata e la natura inorganica del supporto permette l uso di rivelatori più energici, non sempre applicabili alla carta. Il materiale adsorbente viene usato sottoforma di pasta e disteso in sottile strato su una lastra di vetro, mediante un apparecchio stratificatore , che permette la deposizione di strati con spessore rigidamente controllato. Il metodo permette sia la cromatografia di adsorbimento che quella di ripartizione, realizzando in entrambi i casi separazioni anche di soluzioni estremamente diluite. Dopo qualche minuto stesura , le lastre vengono poste in stufa per l essiccamento, il che comporta una conseguente attivazione, , indispensabile quando si opera per adsorbimento. L applicazione del campione sulla lastra si effettua con una microsiringa tarata con quest’ultima traccia una linea sottile sul bordo della lastra a circa 1 o 2 cm dall’orlo.Il campione deve essere sciolto in un solvente apolare, dopodiché si fa asciugare e si traccia con la matita la linea di arrivo a 10cm da quella di partenza. Le lastre vengono poste nella vasca cromatografica contenente sul fondo uno strato di alcuni mm di solvente, il quale percorre la lastra in senso ascendente. La scelta del solvente, che generalmente è fatta, in questo caso si presenta molto decisiva ai fini della buona riuscita dell’analisi, regola per tale scelta impiego di solventi tanto più polari, quanto più polare .....






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